Associazione
Amici del Liceo Chiabrera
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Guido Torrigiani

(Porto Santo Stefano [GR] 1920 – Pisa 2000)

 

Allievo del nostro Liceo, dopo aver frequentato altre scuole in altre città (nel Carrarese e a Sondrio). Questi continui trasferimenti non saranno per il giovane Torrigiani un handicap ma anzi saranno un elemento decisivo per la sua formazione, aperta all'interesse interesse verso discipline diverse. Consegue la maturità nel 1938.

Fu professore di Analisi Matematica presso la Facoltà di Ingegneria di Pisa e personaggio di grande prestigio nella vita politica ed intellettuale italiana per quasi cinquant'anni.

 A Pisa è allievo presso la Scuola Normale.  Dal suo maestro, Leonida Tonelli, apprende l'Analisi Matematica nella forma essenziale: poche idee fondamentali trasmesse in proposizioni semplici. Studente di molte vocazioni, segue pure i corsi di Guido Calogero e Luigi Russo interessandosi alla letteratura e la filosofia, al punto che, poco più che ventenne, è un esempio di possibile coesistenza delle culture, matematiche e umanistiche. Si laurea in matematica.

Torrigiani Guido1

 

Antifascista e socialista ricopre nel dopoguerra incarichi politici e amministrativi.

Nella seconda metà degli anni cinquanta riceve l'offerta di insegnamento di Analisi Matematica presso l'Accademia Navale di Livorno,
negli anni '60 viene chiamato dal Rettore dell'Università di Pisa a dirigere il CNUCE (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico). Faedo, il Rettore, è convinto dell'importanza delle macchine di calcolo e della loro potenziale influenza nella trasmissione dell'informazione e trova in Torrigiani l'uomo adatto a lanciare la nuova disciplina.

 La conduzione del CNUCE non è facile, ma con Torrigiani alla guida, nel giro di pochi anni, esso diventa un centro di prestigio internazionale, frequentato da studiosi della teoria dei linguaggi e da dirigenti di industria.

Torrigiani non rimane a lungo al CNUCE, ritorna alla matematica come professore di Analisi presso la Facoltà di Ingegneria di Pisa.

Sono gli anni della contestazione sessantottina ed è proprio lui che in questa occasione, con tatto e fermezza, domina la situazione trovando un ragionevole accordo con gli studenti.

 Approfittando di un potenziamento offerto dal ministero, riesce a far chiamare presso la Facoltà di Ingegneria un gruppo di giovani matematici fortemente impegnati nella ricerca con conseguente immediato decollo scientifico dell'Istituto di Matematiche Applicate di Pisa.

Sono quelli gli anni in cui viene colpito da malattia e perde la moglie. Con un carattere forte e volitivo si riprende e riesce a realizzare una sua inespressa passione, quella per la musica.

Torrigiani è da sempre amante della buona musica e dopo essere stato nominato presidente del Consorzio per il Teatro Mascagni, realizza questo suo innato interesse promuovendo iniziative musicali di vario genere. 

 E in tale funzione di sovrintendente culturale che va a Berlino, Praga e Salisburgo ad ascoltare le esecuzioni più notevoli. Non vi è autore che non lo interessi o lo appassioni, proprio in virtù delle sue doti eclettiche.

Torrigiani

 Torrigiani apparteneva alla categoria dei matematici "sottili", e La sua passione per l'insegnamento l'aveva indotto a scrivere il libro "Ripensare la Matematica" (edito da Zanichelli), che è un po' lo specchio della sua visione della matematica.

Slide Gallery Libro Torrigiani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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