Associazione
Amici del Liceo Chiabrera
Associazione Amici del Liceo Chiabrera
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Paolo Cappa

Cappa Paolo

(Genova 1888-Genova 1956).

 A Savona vive la suna infanzia e gioventù. Fece parte del circolo popolare "Pensiero e Azione". Molto vicino al pensiero di Romolo Murri si schierò contro la decisone di Pio X quando il papa ne sconfessò le idee.

Allievo del nostro Liceo, ottiene la maturità nel 1905.

 Si laurea a Genova nel 1908 a 20 anni.

Collaboratore del giornale "Il Letimbro" quando è ancora studente provoca non pochi "incidenti" con una serie di articoli pungenti e critici anche contro la sua stessa Scuola. Ai suoi articoli pungenti apparsi sul Letimbro, risponderà il prof. Adelchi Baratono con eguale pungente dialettica. I due si ritroveranno anni dopo "colleghi" a Montecitorio.

La sua attività giornalistica si svolge presso numerose testate in varie città d'Italia, fino a far parte della direzione dell'"Avvenire", a Bologna. Proprio in questa città e per le sue doti di giornalista attento e perspicace entrerà in amicizia con il vescovo Giacomo Della Chiesa che nel 1914 diventerà papa Benedetto XV. I suoi articoli saranno sempre in sintonia con il pensiero del Papa, specie sull'inutilità della guerra.

A Genova fonda il Circolo Universitario Cattolico e prosegue la sua attività di giornalista passando attraverso numerose testate. Di alcune ne sarà anche direttore.

Partecipa, a Roma, alle fasi di costituzione del Partito Popolare Italiano, nel dicembre del 1918, dove viene eletto deputato al Parlamento. Nel 1926 è espulso dal parlamento come antifascista. Riprende la carriera di avvocato.

Durante la seconda guerra mondiale mantiene i contatti con Achille Pelizzari ed Emilio Taviani: Non ho un impegno diretto nella lotta di liberazione ma certamente ogni decisione importante veniva presa dopo averlo consultato, essendo considerato da ogni compagine partigiana un personaggio di grande autorevolezza .

Nel 1945 rientra in politica. Dalle pagine del "Nuovo Cittadino" di Genova traccia la sua visione di Repubblica che stava per nascere dalla Cosatituente. Sono parole che non hanno perso il loro valore nel tempo, anche se purtroppo, oggi, sembrano mera utopia: l'obiettivo dell'Italia uscita dalla dittatura doveva essere "una Repubblica onesta" "veramente liberarle" volta a garantire "pienezza ed uguaglianza di diritti e di doveri".

Nel 1946 viene chiamato da De Gasperi al suo fianco come Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In seguito venne nominato Ministro della Marina Mercantile. A lui si deve la rinascita della marineria mercantile, settore che era praticamente andato distrutto durante gli eventi bellici. Sarà tra gli artefici della costruzione dell'autrostrada Savona-Genova e della necessità di costruitre un aeroporto a Genova.